"La zona è forse un sistema molto
complesso di trabocchetti e sono tutti mortali. Non so cosa succeda qui
in assenza dell’uomo ma appena arriva qualcuno tutto si comincia a
muovere, le vecchie trappole scompaiono ne appaiono di nuove. Posti
prima sicuri diventano impraticabili e il cammino si fa ora semplice e
facile ora intricato fino all’inverosimile. E’ la zona. Forse a certi
potrà sembrare capricciosa ma in ogni momento è proprio come l’abbiamo
creata noi. Come il nostro stato d’animo, non vi nascondo che ci sono
stati alcuni casi in cui la gente è dovuta tornare indietro a mani
vuote, alcuni sono anche morti proprio sulla porta della stanza. Ma
quello che succede non dipende dalla zona dipende da noi. A me sembra
che la zona faccia passare solo quelli che non hanno più nessuna
speranza, non i cattivi o i buoni, ma gli infelici. Ma anche il più
infelice morirebbe subito se non si comportasse come si deve”.
(“Stalker” di A.Tarkovskij, 1979)